ITINERARIO ESSERE SOCIALE
progetti realizzati con le scuole
di Baba Jaga Arte e Spettacolo in collaborazione con Progetto Per Questo mi chiamo Giovanni
Progetto a cura di: Chiara Tessiore, Maria Grazia Pavanello e Luca Losio
Questa pagina contiene un ciclo di podcast corredati da pannelli esplicativi ideati e scritti da allievi delle Scuole Secondarie di Primo Grado e Secondo Grado che hanno partecipato al progetto Itineraio Essere Sociale adottando un libro della Piccola Biblioteca della Legalità. I podcast hanno fatto parte degli allestimenti dell'Itinerario Memoria allestito ogni anno all'interno degli spazi del Palazzo del Tribunale di Finalborgo.
PODCAST realizzato per l'Itinerario Essere Sociale 2022 del Palazzo del Tribunale di Finalborgo dai ragazzi della classe 2B della Scuola Secondaria di Primo grado di Pietra Ligure
INGRATI
PODCAST realizzato per l'Itinerario Essere Sociale 2022 del Palazzo del Tribunale di Finalborgo dai ragazzi della classe 3D del Liceo Statale Arturo Issel di Finale Ligure
Ci penserà qualcun altro
​Introduzione: la sparatoria è raccontata dal punto di vista di una ragazza affacciata alla finestra. La madre sta cucinando e sembra non curarsi della descrizione accurata che fa la ragazza. Colpiscono il senso di normalità associato alla visione di scene violente (come la presunta richiesta del pizzo) e l’omertà dilagante nel momento in cui la testimone realizza che Lia Pipitone è stata brutalmente uccisa. Su tutto aleggia una domanda : chi può essere tanto stupido da uccidere la figlia di un boss? La risposta arriverà nel podcast successivo nel quale appariranno evidenti le ragioni di questo terribile omicidio.
Un po' di pace
Introduzione: Un incontro, un breve saluto a pochi istanti dalla sparatoria in cui perderà la vita Lia Pipitone, ci racconta il punto di vista di persone comuni, coetanee di Lia, che -pur comprendendo l’oppressione e il pericolo che comporta l’essere la figlia di un boss- non possono opporsi alla tragica fine che la aspetta.
Wish you were here
Introduzione: A diversi anni di distanza dall’omicidio di Lia, una ragazza -immersa nella confusione del mercato palermitano della Vucciria- vede una lettera cadere dalla tasca di un passante. Il passante è Alessio, il figlio di Lia, che in quella lettera da voce al proprio dolore per la scomparsa della madre.